Le Origini Della Nutella
La Nutella, il celebre unguento dolce spalmabile, ha radici che affondano nel cuore della regione piemontese. Nel 1964, l’azienda dolciaria Ferrero di Alba, CN, ha dato vita a questo prodotto iconico, prendendo ispirazione da una precedente creazione nota come Pasta Giandujot, successivamente rinominata SuperCrema. Il termine “Nutella” deriva dall’unione della parola inglese “nut” e il suffisso italiano “-ella,” creando un nome accattivante. Questa delizia è diventata la crema spalmabile più venduta al mondo, con una produzione annua di ben 365.000 tonnellate.
Le Radici del Gianduia
L’origine della Nutella è profondamente legata al cioccolato Gianduia, che include pasta di nocciole. Questa particolare varietà di cioccolato divenne popolare in Piemonte quando le pesanti tasse sull’importazione dei semi di cacao iniziarono a scoraggiare la diffusione del cioccolato tradizionale. Pietro Ferrero, proprietario di una pasticceria ad Alba, noto per la produzione di nocciole, durante la Seconda Guerra Mondiale, sostituì il cacao con nocciole e zucchero, dando vita alla prima versione del “Giandujiot.” Nel 1946, vendette il primo lotto, costituito da 300 kg di Pasta Giandujot.
Evoluzione verso la Nutella
Nel 1951, la Supercrema fece la sua comparsa, una conserva vegetale venduta in grandi barattoli. Nel 1963, Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di rinnovare la Supercrema per commercializzarla in tutta Europa. La composizione venne modificata, e con essa anche etichetta e nome: nacque così la Nutella, registrata verso la fine del 1963. Il primo vasetto uscì dalla fabbrica il 20 aprile 1964, ottenendo successo immediato.
Ulteriori Sviluppi
Dall’inizio, Ferrero ha adottato contenitori in vetro da 250 mL, riutilizzabili come bicchieri da casa, per il formato da 200 grammi. Questo è stato un modo creativo di incentivare l’acquisto del prodotto. Immagini multicolori e serigrafie stilizzate sono state utilizzate fino al 1990, quando furono sostituite da immagini di personaggi animati. Questa scelta di merchandising basato su immagini a fumetti è ancora presente per il formato da 200 g.
L’Approccio Creativo al Packaging
Fin dall’inizio, Ferrero ha adottato un approccio creativo al packaging. I contenitori da 200 grammi in vetro da 250 mL non solo erano riutilizzabili, ma una volta vuoti, potevano essere utilizzati come bicchieri. Le immagini multicolori e le serigrafie stilizzate, spesso legate alla natura o a temi astratti, sono state una caratteristica distintiva fino al 1990.
Variazioni nel Design del Packaging
Nel corso degli anni, il design del packaging ha subito variazioni, passando dalle immagini a fumetti a quelle di personaggi animati. Questa scelta ha contribuito a mantenere il marchio al passo con le tendenze e a catturare l’attenzione di nuove generazioni di consumatori.